Libertà per Abdullah Ocalan

Feb 12, 2017

Sabato 11 Febbraio 2017 si è tenuta a Milano la manifestazione indetta dalle comunità curde italiane, contemporaneamente alla manifestazione internazionale tenutasi a Strasburgo, per il rilascio di Abdullah Ocalan, fondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), che dal febbraio 1999 è l’unico detenuto del carcere di Imrali, un’isola della Turchia. La manifestazione è stata anche l’occasione per dimostrare il rifiuto verso ogni forma di fascismo e di oppressione, alla luce di quanto sta accadendo in Turchia: a Novembre 2016 sono stati arrestati diversi deputati dell’HdP (il Partito Democratico dei Popoli) insieme ai due co-leader Selahattin Demirtas e la sua vice Figen Yuksekdag, e gli arresti sono proseguiti colpendo giornalisti, intellettuali, professori universitari e vari dipendenti pubblici. Oggi la Turchia va verso un referendum costituzionale che in caso di vincita del “sì” farebbe passare la Turchia dall’attuale sistema parlamentare ad una “presidenza esecutiva” fortemente voluta da Erdogan, che gli conferirebbe un aumento decisivo del suo potere decisionale.

Alla manifestazione hanno partecipato circa 5000 persone e sono intervenuti due deputati dell’Hdp, Faysal Sariyildiz e Dilek Ocalan, nipote di Abdullah. Inoltre Mahamut Sakar, avvocato di Ocalan, ha raccontato che da circa 5 anni le possibilità per incontrare personalmente Ocalan si sono drasticamente ridotte, sia per i suoi legali che per i parenti stretti. Dal 15 Luglio 2016, giorno del “golpe”, è stato impedito ad Ocalan qualsiasi contatto con il mondo esterno, il che non soltanto rappresenta una grave violazione dei diritti fondamentali ma impedisce di fatto di constatare le attuali condizioni psico-fisiche del detenuto.

Testo e foto di Helena Falabino

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