Progetto Palestina contro il Technion

Mar 15, 2017

Il 14 Marzo 2017, il collettivo studentesco ‘Progetto Palestina’ ha organizzato un presidio nel cortile del rettorato dell’Università degli Studi di Torino, per portare avanti una protesta contro gli accordi con il Technion.
Il Technion è un ateneo di Haifa e, da quanto riportato durante la campagna studentesca in solidarietà con la Palestina, è tra gli atenei israeliani quello maggiormente coinvolto nelle sistematiche violazioni dei diritti umani a danno dei palestinesi, fornendo il know-how decisivo all’esercito israeliano e alle aziende nel settore militare per la fabbricazioni di droni, sistemi di controllo remoto di armamenti e sistemi di sorveglianza utilizzati anche nel famigerato muro dell’Apartheid.
Nel frattempo era in corso una riunione del senato accademico, durante la quale i rappresentanti degli studenti hanno presentato una mozione, sottoscritta da 351 docenti italiani di cui 60 torinesi, BDS Italia e Progetto Palestina, che chiedeva al rettore Gianmaria Ajani e al senato accademico di recedere dagli accordi attualmente in vigore con il Technion.
Poco prima della votazione in Rettorato, una delegazione di studenti ha chiesto e ottenuto di leggere un comunicato, elencando le motivazioni della mozione e la lunga lista delle implicazioni umanitarie derivate dalle attività dell’università di Technion con cui, però, l’università torinese ha deciso che continuerà a collaborare.

Testo e foto di Helena Falabino e Simone Li Gregni 
Share This